
PREPARAZIONE FISICA NELLA PALLAVOLO
Premessa
Per una buona preparazione fisica in qualsiasi sport bisogna prima conoscerne a fondo il modello prestativo dello sport in oggetto, qui sotto un breve sunto sui punti fondamentali.
Modello prestativo
Tipologia di sport:
- A squadre
- Situazionale
Ambiente:
- Indoor
- Stagione: Tutto l’anno
- Superficie di gara: La superficie deve essere piana, orizzontale ed uniforme. Essa non deve presentare alcun pericolo di infortunio per i giocatori.
Difficoltà (da 0 a 5):
- Condizionale: 4
- Coordinativa: 5
La pallavolo è uno sport nel quale si richiede una eccellente ed elevata velocità di reazione e di movimento, con un carico relativamente elevato.
Scatti repentini su distanze brevi e variabili.
Salti e ricadute su uno o su ambedue gli arti inferiori.
Una moltitudine di movimenti con richieste elevate di utilizzazione rapida del repertorio tattico adeguata a situazioni mutevoli.
Anche il lavoro intensivo di difesa richiede non soltanto una buona forma fisica (velocità-forza veloce), ma, soprattutto, anche una costante concentrazione (capacità di anticipazione, capacità di reazione, capacità coordinative).
Frequenza gare:
- Settimanale
Tempi di gioco e tempi di pause
- Da 0’’ a 4’’ il 75% delle azioni
- Da 4’’ a 7’’ il 22% delle azioni
- Da 7’’ in su il 3% delle azioni
- Poche azioni oltre i 12’’
- Rare le azioni oltre i 20’’
- Pause da 12’’ a 16’’
- 4 time out
Sistema energetico coinvolto:
- Dominante: La pallavolo è uno sport di situazione classificato tra le attività che prevedono processi aerobi e anaerobici, con un’importante partecipazione della massa muscolare e un’accentuata prevalenza del processo anaerobico alattacido.
- La pallavolo moderna, a causa della durata ridotta delle azioni di gioco e dell’intensità crescente del ritmo, impegna sempre di più la componente anaerobico alattacida.
Dati dei pallavolisti in gara:
- Dispendio calorico: 4,2 Kcal/kg all’ora
- Media litri persi: 600 / 2000 ml all’ora
- Produzione di lattato 2,40 mmol.L +/- 0,47 mmol.L
- Frequenza cardiaca media 144 +/- 11 b/m
- Consumo di ossigeno 54 +/- 3,1 VO2max
Capacità motorie:
- Capacità condizionali:
- Forza esplosiva
- Forza reattiva
- Velocità
- Rapidità
- Capacità coordinative:
- Tutte specifiche e generali
Schemi motori:
- Saltare
- Rotolare
- Correre
- Lanciare
Piani di lavoro:
- Piano frontale
- Piano trasversale
- Piano sagittale
Principali muscoli coinvolti:
- Agonisti:
- Quadricipite
- Tricipite surale
- Deltoide
- Trapezio
- Sinergici:
- Ischiocrurali
- Tibiale anteriore
- Piccolo rotondo
- Sovraspinato
- Sottospinato
- Fissatori:
- Addominali
- Gran dorsale
- Cuffia dei rotatori
- Pettorale
Principali articolazioni coinvolte:
- Ginocchio: a causa dell’elevata quantità di salti in successione rapida;
- Colonna vertebrale: è interessata soprattutto la regione lombare della colonna vertebrale. A causa dei movimenti repentini (specie se la parte centrale del corpo è debole), delle ricadute dopo i salti, e delle diverse posizioni di difesa;
- Articolazione tibiotarsica: aumento particolare di traumi a partire dalla fase adolescenziale e con l’incremento dell’intensità e della velocità del gioco;
- Articolazione scapolo-omerale: a partire dalla fase di sviluppo adolescenziale tutti i disturbi aumentano soprattutto a causa dell’incremento della forza dei colpi, anche se non nella stessa misura delle zone precedenti.
- Vanno poi citati i danni alle articolazioni delle dita nella ricezione della palla. Gli effetti sulla capacità generale di carico e di gioco, però, sono scarsi, tra l’altro perché è possibile utilizzare nastri taping per la protezione delle dita.
Aspetti usuranti:
Tra le tipiche conseguenze di carichi errati occorre citare:
- Sindrome dolorosa pre-rotulea conseguente all’elevato numero di salti;
- Alterazioni funzionali del tono e del trofismo della muscolatura paravertebrale e della regione dorsale causate da squilibri nell’attivazione eccessiva della muscolatura anteriore del tronco rispetto a quella posteriore;
- Tendinosi della spalla del braccio impegnato nel colpo.
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
- Lesioni al ginocchio: Il ginocchio è il sito più frequente di lesioni nei giocatori di pallavolo . Più del 40% dei giocatori di alto livello subiscono lesioni da uso eccessivo durante questa attività;
- Distorsioni della caviglia: Il trauma distorsivo della caviglia (TDC) è la più comune lesione nei giovani atleti;
- Lesioni alle mani: le distorsioni sono state osservate più frequentemente (39%), seguite da fratture (25%) e contusioni (16%). Le dita sono state coinvolte nel 44% dei casi.
Test specifici:
- Valutazione delle capacità aerobiche
- Determinazione del massimo consumo d’ossigeno (VO2 max).
- Il VO2max può essere determinato durante un gran numero di esercizi che comportino l’attivazione di larghi gruppi muscolari e con intensità di lavoro sufficientemente elevata da attivare al massimo il meccanismo esoergonico aerobico. Normalmente la scelta del tipo di esercizio cade su marcia o corsa su ergometro trasportatore oppure su cicloergometro (per la pallavolo è meglio il nastro trasportatore).
- Determinazione del massimo consumo d’ossigeno (VO2 max).
- Sul campo si possono utilizzare test di tipo massimale e di tipo sottomassimale:
- Test di Cooper: si basa sulla valutazione della distanza percorsa in 12 minuti; su apposita tabella viene comparata la distanza percorsa al valore del VO2max.
- Valutazione della forza e dell’elevazione
- Test di Forza veloce:
- Squatting Jump: è una prova di facile realizzazione e ripetibilità. Consiste nella esecuzione di un salto verticale alla massima intensità con partenza dalla posizione di mezzo squat (ginocchia piegate a 90°), senza contromovimento.
- Counter Mouvement Jump: consiste in un salto verticale partendo dalla posizione eretta, precedendo il salto con un contromovimento (ciclo stiramento-accorciamento muscolare) con piegamento delle ginocchia fino a circa 90°, mani ai fianchi.
- Drop Jump: va effettuata una serie di salti con caduta da diverse altezze : 20 – 40 – 60 – 80 – 100 cm. In questo modo è possibile individuare l’altezza di caduta ottimale dalla quale il soggetto ottiene la massima elevazione di salto e correlare tra loro altezza di caduta, tempo di contatto e tempo di volo.
- Vertec Test: Il Vertec è uno strumento utilizzato per misurare, valutare ed allenare l’elevazione in modo specifico, utilizzando la tecnica d’attacco e del muro. E’ uno strumento costituito da un’asta munita di banderuole colorate, corrispondenti ciascuna ad una determinata altezza da terra, misurata in cm. Ogni banderuola colorata è larga 1,5 cm; l’atleta simula l’azione d’attacco (Vertec attacco con rincorsa, VA) e del muro (Vertec muro, VM), colpendo e spostando la banderuola, che indica la misura del salto, con una o due mani. Per ogni test si effettuano tre prove: dei salti effettuati solamente il miglior risultato sarà considerato per l’analisi statistica.
- Test di Forza veloce:
Analizzato il modello prestativo si posso definire degli obbiettivi:
Le sequenze di lavoro e l’organizzazione della preparazione fisica
- Dal centro alle estremità
- Dagli esercizi che coinvolgono più masse muscolari e quelli più
analitici - Dalle dinamiche veloci a quelle controllate
- L’organizzazione dei tempi di lavoro
La valutazione del protocollo di preparazione fisica individuale
- La valutazione esecutiva
- Fattori limitanti
- Programma didattico personalizzato
- La valutazione funzionale
- Valutazione nel dinamismo veloce e nel controllo spontaneo
- Fattori di rischio
- Programma di allenamento personalizzato
- La valutazione della capacità di prestazione specifica
La programmazione della stagione
- Precampionato
- Campionato
- Post campionato o altrimenti detta fase di transizione
Dopo tutta questa teoria passiamo al concreto
Conviene allenarsi con i pesi?
Si, la forza esplosiva e la reattività allenate grazie agli esercizi con i pesi liberi, come manubri, bilancieri e kettlebell, sono molto importanti per un pallavolista, dato che permettono all’atleta di saltare più in alto, colpire più forte la palla e reagire più prontamente agli stimoli.
Frequenza d’allenamento
Conviene distinguere tra Principiante, Medio ed Esperto e naturale che chi non si e mai allenato con i pesi avrà bisogno di un allenamento più tecnico per imparare gli esercizi base con pesi più leggeri e molte ripetizioni, per questo tipo di atleta per alcuni mesi gli esercizi in palestra non saranno una vera e propria preparazione ma più un condizionamento a questa disciplina, farà meno allenamenti settimanali ma più lunghi rispetto ad un atleta avanzato. Inoltre ogni categoria di pallavolo avrà esigenze diverse, nel minivolley o negli Under andrà valutata molto attentamente una preparazione con i pesi.
Esperienza dell’allenamento
Frequenza d’allenamento
(sedute per settimana)
Principiante
2-3
Intermedio
3-4
Avanzato
4-6
La preparazione
In questo esempio tratteremo la preparazione di una squadra di medio livello come potrebbe essere una serie C
La preparazione prevede un macrociclo di 5 settimane: obbiettivo del microciclo 1 sarà il condizionamento generale, con ripresa graduale dei paramenti di allenamento sia dal punto di vista fisico sia tecnico, ripresa degli angoli di piegamento funzionali al gioco , riadattamento delle articolazioni coinvolte nelle prestazione, ripresa dell’efficienza aerobica.
MICROCICLO1
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Mattina
Valutazioni fisiche iniziali
Pesi
Piscina
Pesi
Riposo
Pomeriggio
Valutazioni fisiche iniziali
Tecnica
Tecnica
Sabbia
Riposo
Nelle successive 4 settimane si focalizzerà l’attenzione sullo sviluppo della forza con esercizi in range di 3-5 ripetizioni, suddividendo l’allenamento tra componente fisica e tecnica.
Durante la sesta settimana sarà applicata una diminuzione del volume con i sovraccarichi, in modo da permettere un adattamento agli stimoli precedentemente proposti.
Dalla sesta settimana si entrerà nella periodizzazione del “campionato” e la conseguente settimana cosiddetta “tipo”.
La fase prima delle gare è strutturata in 5 microcicli settimanali;
Di seguito, gli obiettivi e le problematiche che potrebbero sorgere durante tali microcicli.
Durante la prima settimana la necessità è personalizzare il lavoro in funzione di come si presentano i giocatori.
Inizialmente saranno eseguiti una serie di test funzionali e posturali per individuare eventuali problematiche da tenere in considerazione per la strutturazione delle schede personalizzate di allenamento durante le successive settimane, valutati anche eventuali punti di criticità sui quali soffermarsi e porre l’attenzione relativamente alla modulazione dei carichi.
Sarà focalizzata l’attenzione sul condizionamento del giocatore sia dal punto di vista muscolare, sia metabolico, con allenamenti di carattere generale.
Per quanto riguarda la sala pesi, preferiti circuiti con alternanza di esercizi di condizionamento per gli arti inferiori/superiori e del core, con esercizi fondamentali e ausiliari, sui quali focalizzare il lavoro di sviluppo della forza.
Poi si procederà con allenamenti metabolici, è consigliato integrare l’allenamento metabolico con specifiche sessioni in acqua e/o sulla sabbia per ridurre gli stress articolari.
La tecnica sarà anch’essa incentrata sulla ripresa progressiva dei fondamentali individuali, limitando salti, azioni acceleranti e deceleranti, particolarmente rischiose per le strutture muscolo tendinee.
A partire dalla seconda settimana volume di lavoro, intensità e durata saranno incrementati.
MICROCICLO2
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Mattina
Pesi
- Pesi
- Tecnica
Piscina
Riposo
Pesi
- Pesi
- Tecnica
Riposo
Pomeriggio
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Riposo
Riposo
Nelle successive 10 sedute suddivise in: 4 sessioni con i pesi, la prima e la terza esclusivamente dedicate allo sviluppo della forza;
La seconda e la quarta con un’articolazione con la parte tecnica, la finalità prioritaria sarà il potenziamento e l’allenamento preventivo per le strutture corporee carenti o maggiormente sollecitate.
Anche in questa settimana si eviteranno azioni balistiche, con ricadute potenzialmente lesive per le strutture muscolo-tendinee, inserendo progressivamente azioni acceleranti e deceleranti, e gestendo l’intensità, seduta per seduta.
Il lavoro metabolico sarà incrementato prima mediante interventi di carattere generale, con tempistiche di attività/recupero che rispettano quelle derivanti dal modello di prestazione;
Nelle settimane successive invece mediante esercitazioni a carattere tecnico, con tempistiche che rispettano sempre il modello prestativo.
MICROCICLO3
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Mattina
Pesi
- Pesi
- Tecnica
Riposo
Pesi
- Pesi
- Tecnica
Piscina
Riposo
Pomeriggio
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Riposo
Riposo
Nel microciclo 4 si prosegue con la programmazione mirata allo sviluppo della forza, questa fase assume una rilevanza centrale, e nelle esercitazioni tecniche ranno introdotte tutte le gestualità sport-specifiche.
MICROCICLO4
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Mattina
Pesi
- Pesi
- Tecnica
Riposo
Pesi
- Pesi
- Tecnica
Riposo
Riposo
Pomeriggio
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Riposo
Riposo
Si introducono nel microciclo due giornate di assoluto recupero o una in caso di amichevoli.
La programmazione diventa sempre più specifica e tecnica.
Si continua poi nel microciclo 5 con l’inserimento di più amichevoli in base settimanale.
MICROCICLO5
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Mattina
Pesi
- Pesi
- Tecnica
Riposo
Pesi
- Pesi
- Tecnica
Riposo
Riposo
Pomeriggio
Tecnica
Tecnica
Amichevole
Tecnica
Tecnica
Amichevole
Riposo
L’organizzazione della fase agonistica
La fase agonistica richiede un’attenta modulazione dei carichi, la distribuzione degli allenamenti, la durata, influenzano la condizione atletica del giocatore.
MICROCICLO6
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Mattina
Pesi
- Pesi
- Tecnica
Riposo
Pesi
- Pesi
- Tecnica
Riposo
Riposo
Pomeriggio
Riposo
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Tecnica
Gara
La settimana cosiddetta tipo, con la gara prevista la domenica, si introducano 3 sedute in sala pesi, quella centrale riguarda il lavoro personalizzato sulle esigenze individuali degli atleti, mentre la prima e la terza sono centrate sull’incremento della forza.
Queste sessioni devono necessariamente essere condivise e modulate con il responsabile tecnico perché le medesime esercitazioni tecniche, spesso, si avvalgono delle stesse gestualità e dei medesimi distretti muscolari sollecitati in quella atletica.
Il microciclo di gara prevede inoltre 5 allenamenti tecnici inseriti nella seconda parte della giornata, nella seconda e nella terza sessione post-gara hanno una prevalenza di volume del carico, mentre a partire dalla quarta post partita, si lavora su una progressiva riduzione del carico, ricercando alta e costante intensità di gioco.
La mattina che precede la partita invece si opta per la cosiddetta rifinitura, con una sessione di circa 60′.
I test da eseguire prima di iniziare la preparazione
- Test muscolari
- valutazione rotatori spalla
- dorsali
- addominali
- flessori estensori coscia
- Test articolari
- Squat Test- lunge test
- Valutazione posturale
La scelta degli esercizi
- In sala pesi
- Esercizi per il potenziamento degli arti inferiori e il controllo del disequilibrio
- full squat
- front squat
- affondi indietro
- calf in piedi
- calf seduti
- leg extension
- leg curl
- pressa
- Esercizi per il potenziamento degli arti superiori e il consolidamento delle spalle
- Panca piana
- Spinte con manubri
- Spinte in alto manubri
- Lat machine presa larga e presa inversa
- Pulley
- Rematore
- Vertical rowing
- Aperture panca inclinata e ai cavi
- Extra e intra rotatori
- Esercizi per il potenziamento del CORE
- Plank
- Side plank
- Crunch
- Sit up
- Barchetta
- Leg extension
- Esercizi per il potenziamento degli arti inferiori e il controllo del disequilibrio
- Sulla sabbia
- 5’ Corsa- 2’ camminata- 5’corsa
- Crunch gambe tese a squadra 2X12
- Crunch inverso 2X12
- Plank isometria 2X 20”
- Side plank 1X20” per lato
- Calciata 3 x 10 m per gamba
- Skip alto 3x 10 m per lato
- Corsa dietro 2x 10 m
- Spostamenti laterali alternati 2x 10m
Volume d’allenamento in funzione dell’obiettivo dell’allenamento e tempi di risposo
Obiettivo dell’allenamento
Ripetizioni
Serie
Tempi di riposo tra le serie
Aumento della forza
< 6
2-6
2-5 minuti
Ipertrofia
6-12
3-6
30-90 secondi
Endurance
12
2-3
< 30 secondi
Interval training con i pesi
Di particolare interesse è il lavoro intervallato con i pesi, adatto soprattutto con atleti delle categorie giovanili con pesi bassi ed alte ripetizioni.
Da utilizzare lontano dai principali momenti di competizione a causa dell’affaticamento fisico che può determinare.
- Forma: interval training
- Intensità: 60-68%
- Ripetizioni: 15-20 divise in 3-4 blocchi da 5 ripetizioni ciascuno
- Serie: 3
- Recupero fra le ripetizioni: 20″ fra ogni blocco di 5 ripetizioni
- Recupero fra le serie: 3′-3’30”
- Frequenza cardiaca prevista: 150-160 bpm.
L’esempio sopra parte dalla scelta di 14-15 esercizi a corpo libero o con piccoli sovraccarichi che vadano ad interessare tutti i distretti muscolari utilizzati dal pallavolista.
Per ciascuno di questi esercizi viene effettuato un test nel quale l’atleta esegue il maggior numero possibile di ripetizioni in 45″.
Il valore ottenuto viene ridotto all’80% del totale e lo stesso procedimento si esegue per tutti gli esercizi.
Alla fine, con tutti i valori ottenuti, si costruisce il circuito di lavoro, nel quale tutti gli esercizi vengono eseguiti senza soluzione di continuità.
- Forma: circuit training
- Intensità: 80% rispetto al massimale di ripetizioni su 45″
- Ripetizioni: variabili da esercizio a esercizio
- Serie: 2-3
- Recupero fra le ripetizioni: nessuno
- Recupero fra le serie: 4′
- Frequenza cardiaca prevista: 160-170 bpm.